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Avere Ventanni: il sottile confine tra documentario e etnografia – Avere Ventanni: both a documentary and ethnography

Oltre ad essere stato un brillante documentario sulla condizione giovanile, “Avere Ventanni” può per certi versi essere considerato un “manifesto dell’approccio etnografico”. Il nostro Massimo Coppola diviene un perfetto etnografo nel momento in cui entra a casa delle persone, dialoga con loro, ci mostra i dettagli più personali e privati, scava nella personalità dei personaggi con abilità e con dovizia di particolari, avendo dalla sua parte un’altra risorsa fondamentale dell’etnografo: il tempo. Si intrattiene infatti a più riprese con le persone, dando loro modo di trovarsi a proprio agio, instaurando un dialogo profondo con l’interlocutore, facendo in modo di annullare la presenza della telecamera, divenendo una sorta di amico/confidente/ricercatore/documentarista. Tra gli spaccati d’Italia che Coppola ci propone, dall’operaia di Melfi ai ricchi giovani della bergamasca, dai pastori sardi agli italiani a Sharm, uno su tutti: il P.R. milanese! (che pare uscito dalle rilevazioni multi-client “nightlife” di Gfk Eurisko!)

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Avere Ventanni  was a MTV show by Massimo Coppola, a 25 hours documentary about being twenty in Italy. A wonderful documentary about young people and Italy as well, but at the same time it is a sort of “ethnography manifesto”. In fact, Massimo Coppola is a perfect ethnographer: he spends a lot of time with the people he meets, he always stays with them both at work, at home and during their private life, he acts as a researcher making a documentary. And the P.R. from Milan is our favorite character, above all! (he seems like the people we meet in the nightlife Gfk’s multi-client!)